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“Sanità di Iniziativa”, progetto regionale toscano e indagine del Laboratorio MeS su 6600 pazienti cronici: alcuni risultati

Publication date: 22.10.2013
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Il Laboratorio MeS dell’Istituto di Management ha realizzato un’indagine che ha coinvolto 6600 pazienti cronici (diabetici e scompensati) arruolati nel progetto regionale toscano “Sanità di Iniziativa”. Alcuni dati di particolare rilievo sono riassunti e presentati di seguito.

“Ad un anno e mezzo dall’avvio della fase pilota nel processo di implementazione della “Sanità di Iniziativa” in Toscana, un campione di utenti diabetici e scompensati ha risposto al questionario costruito dai ricercatori del laboratorio Mes con il supporto di un panel di esperti a livello nazionale ed internazionale e approvato dalla Commissione Regionale CORMAS.

I 6600 pazienti che hanno partecipato alla rilevazione sono stati selezionati in modo casuale dalle liste dei pazienti presi in carico dai medici di famiglia che tra giugno e ottobre 2010 hanno aderito per primi al progetto regionale che ha introdotto un nuovo modello assistenziale per i pazienti cronici, passando da una sanità di attesa ad una sanità di iniziativa.

L’indagine sull’esperienza dei pazienti, condotta tra febbraio e luglio 2012, ha permesso di monitorare attraverso il vissuto del paziente alcuni elementi chiave del Chronic Care Model (CCM), in termini di processo e di outcome. I pazienti hanno infatti risposto a quesiti sulle informazioni ricevute durante le visite di follow up per poter meglio controllare e gestire la propria malattia cronica, sulle procedure attivate dal team del modulo (medico di famiglia, infermiere e operatore socio sanitario) per monitorare lo stato di salute dei pazienti stessi e sugli effetti che questo tipo di presa in carico ha prodotto i termini di qualità dell’assistenza, di salute e di empowerment.

La fiducia nel proprio medico di famiglia costituisce la prima ragione per cui i pazienti accettano di essere assistiti secondo il CCM, e a questa si aggiunge il desiderio di avere un punto di riferimento nella gestione della malattia cronica. La presa incarico è dunque riconosciuta dai pazienti come un elemento cruciale dell’assistenza.
Le risposte ottenute dai pazienti confermano l’introduzione nelle visite di controllo di momenti di informazione da parte degli infermieri del team su temi quali: una sana alimentazione (93%), attività fisica (94%), consumo di alcolici (91%) e fumo (87%). E sono ben 2 su 3 i pazienti che, da quando sono in carico ai moduli della Sanità di Iniziativa, si ritengono più informati sulla propria malattia.

Questa proporzione aumenta tra i pazienti che da meno tempo sono affetti da cronicità. Durante gli incontri i pazienti ricevono anche informazioni su come monitorare la malattia (80%) e questo ha un impatto positivo sul 63% dei pazienti che ora si sente più autonomo nella gestione della propria malattia a casa.
Un’altissima percentuale di pazienti (88%) ha totale fiducia nell’infermiere del team che effettua i follow up e solo alcuni (9%) sentono il bisogno di chiedere conferma e spiegazioni al medico di famiglia. Inoltre, la quasi totalità (90%) ha una percezione positiva del modo di lavorare insieme del medico di famiglia e dell’infermiere. Questo risultato mostra come il paziente stia rispondendo positivamente al cambiamento organizzativo, e al tempo stesso culturale, posto in atto dalla Regione Toscana con la Sanità di Iniziativa.

Rispetto alla presa in carico da parte del team allargato allo specialista, i dati individuano alcuni margini di miglioramento nell’organizzazione del processo (prenotazione delle visite) e nella continuità informativa (se il medico di famiglia o l’infermiere chiedono al paziente informazioni sulla visita specialistica).
Per finire, quanto emerso dalla rilevazione permette di avere le prime conferme sull’efficacia della Sanità di Iniziativa in Toscana, con un importantissimo risultato di outcome: il 67% dei pazienti intervistati dichiara infatti di aver riscontrato dei benefici sul proprio stato di salute da quando sono iniziate le visite di controllo. Dichiarando inoltre un miglioramento complessivo nell’assistenza (86%) i pazienti promuovono l’approccio assistenziale introdotto con la Sanità di Iniziativa.